Il cambio automatico è una tipologia di trasmissione che sempre di più sta diventando di uso comune in Italia, ma per chi decide di scegliere per una macchina con questo meccanismo di cambio marce, occorre sapere che per mantenere in buono stato tutti gli ingranaggi occorrono delle buone pratiche che ne prolungheranno sicuramente la vita.
In media, un cambio automatico, dura tra i 100.000 e 200.000 km, ma questa è una cifra che potrebbe anche diminuire o aumentare: molto dipende infatti da determinati fattori, tra cui il tipo di trasmissione, il tipo di auto, il tipo di guida, il tipo di strada, il tipo di olio e la frequenza della manutenzione. Andiamo a vedere ogni singolo caso e a capire cosa potrebbe determinare la durata del vostro cambio.
Come abbiamo visto nel nostro precedente articolo, ci sono diversi tipologie di cambi automatici, ognuno con le sue caratteristiche, i suoi vantaggi e svantaggi, che possono influenzare la durata. In generale, si può dire che i cambi automatici a convertitore di coppia e a variazione continua sono più resistenti e duraturi, in quanto hanno meno parti in movimento e meno attriti, mentre le trasmissioni automatiche a doppia frizione e robotizzate sono più delicati e soggetti a usura, in quanto hanno più componenti meccanici ed elettronici.
Questo è un altro fattore che incide sulla durata del cambio automatico, in quanto determina il peso, la potenza, la coppia e la trazione del veicolo. Quando abbiamo a che fare con auto molto pesanti e con trazione integrale, il cambio deve essere più robusto e resistente, perché sottopongono la trasmissione a maggiori sollecitazioni e stress.
Ebbene sì, anche questo sappiatelo, può influenzare la durata del cambio automatico. Questo perché? Perché chi ha una guida aggressiva, o sportiva come si suol dire adesso, il meccanismo che permette di cambaire le marce deve essere più performante e affidabile, perché la trasmissione subisce maggiori variazioni di velocità e di coppia.
Oltre a questo però, c’è anche un altro fattore: la tipologia di strada. Come sappiamo quando piove o quando si trova ghiaccio, l’aderenza della macchina è inferiore, e questo influisce sulle prestazioni. Ma anche altri fattori come la pendenza e il traffico influenzano.
L’olio è forse una delle componenti fondamentali del cambio, senza il quale l’ingranaggio non funzionerebbe. In base al tipo di olio usato, possiamo avere una lubrificazione diversa, ma anche una protezione e raffreddamento della trasmissione. Il consiglio infatti è sempre di optare per oli di qualità, specifici per il tipo di trasmissione e conformi alle specifiche del costruttore.
Quando parliamo di cambi automatici bisogna ricordare che le tempistiche per il tagliando è nettamente inferiore rispetto ad un cambio manuale: in genere si effettua almeno ogni 60.000 km.
Oltre alla sostituzione dell’olio, durante il tagliando è sempre consigliato eseguire anche il lavaggio del circuito interno del cambio, effettuato attraverso attrezzature specifiche con particolari additivi dedicati. Oltre a questo è possibile sostituire anche il filtro dell’olio, così l’effetto filtrante dei detriti e delle impurità sarà garantito.
Con una manutenzione regolare è possibile ridurre, anche drasticamente, le possibilità di eventuali problemi al cambio automatico. Se però ti dovesse capitare di sentire alcuni segnali, come consumi dell’auto in aumento, perdita di potenza in salita, cambi meno precisi e rallentati, allora è il caso di far controllare prima del tempo il cambio automatico.
Ci sono poi altri piccoli consigli che possiamo darvi per far durare di più una trasmissione automatica: